venerdì 26 ottobre 2012

STORIE: DONNA INCINTA SCOPATA NEI BAGNI DELL'AUTOGRILL

Eravamo partiti presto quella mattina per andare al mare. Il viaggio che ci attendeva era lungo ed io che ero incinta di 4 mesi ormai mi stancavo facilmente e non volevo trovarmi in autostrada con il sole a picco. Il pancione mi dava anche altri problemi, ogni ora circa ero costretta a far fermare quel poveraccio di mio marito all'autogrill, per poter fare la pipì. Quando fummo all'altezza di Bologna gli chiesi nuovamente di accostare ; trovammo una piccola area di sosta proprio appena fuori la circonvallazione, quando la strada inizia a salire verso gli Appennini. Erano circa le 8 di mattina e il parcheggio era praticamente deserto, se non per qualche camion che era li dalla notte prima. Uscii dalla macchina da sola, mentre Marco mi disse che ne avrebbe approfittato per schiacciare un sonnellino. L'aria era pungente, la sentivo attraversare il mio largo vestito. Vidi che la toilette si trovava un poco più distante, in mezzo ad un praticello, all'ombra di alcuni alberi. In quel momento arrivò nel parcheggio un altro TIR che andò a parcheggiare proprio davanti alla nostra macchina, nascondendomene la vista; ne scesero tre uomini di carnagione scura, probabilmente meridionali, non ci feci molto caso ed entrai in bagno. Una volta dentro ,sollevai la gonna e abbassai le calze. Poi sentii aprirsi la porta, quasi d'istinto disse che era occupato ed una voce di uomo mi rispose : -ci scusi signorina, ma questo è l'unico bagno che funziona e noi avremmo fretta di fare un lavoretto, non vorremmo importunarla, ma sa certe cose non si possono rimandare-. Iniziai a fare la pipì nel più completo silenzio, ero imbarazzatissima. Feci più in fretta che potevo, mi alzai ed iniziai a rivestirmi. Quando aprii la porta mi trovai davanti i tre uomini che avevo visto scendere dal camion, sembrava quasi che mi impedissero il passaggio, e infatti quando cercai di farmi strada loro mi si strinsero contro iniziando a palpeggiarmi. Cercai di ribellarmi ma loro mi tenevano stretta ed ebbi paura anche solo di fiatare. Mi tolsero il vestito, sfilandolo dalla testa, mentre il reggiseno mi venne strappato verso il basso e due grosse mani circondarono le mie tette. Altre mani cercavano di accarezzarmi l'interno cosce attraverso il nylon della calze. Li vidi tirar fuori i loro cazzi e mi ordinarono di sdraiarmi in terra. Poi uno di loro mi tolse scarpe e collant e disse: -adesso vorremmo tanto portare un salutino al tuo bambino, di persona si intende-. Detto questo mi divaricò le gambe e con violenza si mise a scoparmi.


Dopo un attimo ne dovetti prendere uno anche in bocca; aveva un odore forte, sicuramente era poco pulito. Si dettero il cambio dentro di me e dentro la mia bocca. Mi fecero mettere anche alla pecorina e mentre il più dotato dei tre mi sodomizzava gli altri cercavano di mettermi contemporaneamente i loro cazzi in bocca. -Quasi quasi andiamo a chiamare il maritino qui fuori così può vedere come è puttana questa mammina. Cosa ne dici , Troia ? !- Feci cenno di no con la testa ,e sempre lo stesso che aveva parlato prima disse: -forse è meglio di no, se ti vedesse così potrebbero anche venirgli dei dubbi sulla paternità- i tre si misero a ridere: -dicci la verità, di chi è il bambino che porti ? di quel cornuto la fuori o di qualche altro cazzuto?. non volevo rispondere e allora iniziarono a scoparmi con più foga dandomi delle spinte violente sulla mascella e dentro la pancia. -se non rispondi guarda che lo vado a chiamare sul serio- sopraffatta dalla paura e per farli smettere dissi che il bambino era del padre di mio marito, che mi aveva scopato il giorno delle nozze. Da quel momento iniziarono a darmi della troia. Proprio in quel momento sentii la voce di mio marito fuori dal bagno che mi chiamava. Loro mi dissero di rispondere ed io togliendomi un cazzo dalla bocca gli dissi che sarei uscita di li ad un attimo. Quindi ricominciai a succhiare e dopo un istante venni ricoperta di sborra. Uno venne dentro la mia figa gli altri due invece vollero sborrare sui miei vestiti che erano in terra. Le calze erano completamente inzaccherate, mentre il vestito aveva due o tre macchie grosse che cercai di pulire con l'acqua prima di uscire dal bagno. I tre si rivestirono e mi baciarono con la lingua in bocca. Mio marito che li vide uscire corse subito dentro a vedere se mi era successo qualcosa, ma io per fortuna ero entrata nel bagno ed ebbi almeno il tempo di ripulirmi la sborra dalle cosce con dei fazzolettini inumiditi. MI infilai le calze inzuppate di sperma, quindi feci un bel respiro ed uscii facendo finta di nulla. Lui mi disse d'aver visto tre loschi figuri uscire dal bagno, ma io gli risposi che non me ne ero neppure accorta e che probabilmente avevano sbagliato porta. Insomma cerca di stare calmo, mica sono tutti in giro a farsi le mogli degli altri e poi con questa pancia che mi ritrovo chi vuoi che mi desideri ?!.